Rinascita, si sa, non gode dei favori degli opinionisti embedded, siano essi i velinari di Rai o Mediaset o gli addetti stampa di questo o quel ministero, o ente, o azienda foraggiata dallo Stato.
Il perché è ovvio: non c’è più servo di chi si prostra anche quando il padrone non vuole inchini... e i “giornalisti” in servizio permanente effettivo nel nostro Paese sono per la gran parte un esempio razziale di genuflessi (homines semi-erecti) di fronte al potere. Le rare eccezioni alla Regola di un Sistema che offre spazio soltanto a “uomini” dedicati e omologati ai canoni della liberaldemocrazia, sono respinte in un recinto avvolto dal silenzio, dall’ombra, dalla censura. Si tratti di esperienze singole o si tratti di esperienza collettive.
Sfogliate, oggi, i cosiddetti “grandi giornali”: ecco, qua e là, qualche commento sul pil in caduta libera, sulla recessione che avanza (ma senza troppe sottolineature... non bisogna mai diusturbare il manovratore di turno: ieri Prodi, oggi il cavaliere...); ecco, qua e là, qualche accenno alla “recessione” economica; ecco, qua e là, qualche titolo sulla (giusta, ma loro scrivono il contrario...) offensiva russa anti-georgiana; ecco, dappertutto, laudi allo spirito olimpico e alla questione dei diritti umani (diritti umani sventolati, si badi bene, dalla potenza elargitrice dei castighi di Hiroshima, di My Lai in Viet-Nam, di Abu Ghraib o di Guantanamo...) in Cina; ecco campeggiare la “notizia del giorno”: Berlusconi prepara un nuovo cd con Apicella; ecco migliaia di ponderose pagine sui figli gemelli di Brad Pitt, sui “no” di Ronaldo al Manchester, sui consigli per le diete, per la cellulite, per rifarsi il seno o le labbra, sui giochi estivi, sulle discoteche estive più “in”, sulle droghe, sull’alcool, sul teleromanzo di turno.
E sfogliate queste sedici pagine di agosto del nostro e vostro giornale.
Non vi sembra che sia giusto imporre attorno a Rinascita il massimo cordone del silenzio?
Perché turbare i sonni della nostra brava gente? A che pro essere costretti a leggere, nella cronaca interna, e nelle analisi di economia, e nella cronaca estera, nelle pagine culturali e nelle pagine di storia, notizie, commenti, dati che turbano la necessaria “leggerezza dell’essere”?
Rinascita è scomoda, non è embedded. E’ il giornale degli uomini liberi.