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Francia: settimana di scioperi contro il neoliberismo

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Mercoledì 19 Novembre 2008 – 16:32 – Andrea Perrone stampa
Francia: settimana di scioperi contro il neoliberismo



Piloti, ferrovieri, insegnanti, postini incrociano le braccia contro il neoliberismo.
In Francia è iniziata una settimana di scioperi contro i provvedimenti dell’esecutivo guidato dal primo ministro, François Fillon (foto). I primi a sospendere il lavoro sono stati i piloti di Air France che nel frattempo alla mezzanotte di ieri hanno concluso lo sciopero contro l’innalzamento a 65 anni dell’età massima di servizio in volo. I sindacati dei piloti si sono opposti infatti al provvedimento governativo ritenendo che aumentare l’età di volo possa mettere a rischio la sicurezza di tutti, lavoratori e passeggeri. Una proposta che è stata tuttavia sostenuta dal parlamento francese che ha dato il via libera a un disegno di legge riguardante il comparto suddetto.
L’articolo, modificato sulla base di un emendamento proposto dal governo, è stato approvato con il sostegno di 200 senatori, mentre hanno votato contro 139. Ad opporsi al progetto sono stati, in particolare, i partiti di sinistra: Partito Socialista, Partito Comunista e Verdi.
L’innalzamento dell’età era stato inserito nel disegno di legge di finanziamento della sicurezza sociale per il 2009, durante la prima lettura all’Assemblea nazionale, con un emendamento di Jacques Myard del partito gollista, Union pour un mouvement populaire.
Alla fine però si è giunti ad un accordo tra le parti, e così la nuova norma garantirà ai piloti la possibilità di poter cessare la loro attività come oggi a 60 anni e di proseguire la loro carriera tra 60 e 65 anni, con la garanzia di poter in ogni momento cessare la loro attività alle stesse condizioni finanziarie attuali.
Domani scenderanno in piazza anche gli insegnanti per protestare contro la soppressione di migliaia di posti di lavoro, prevista nella legge di bilancio 2009. Dalle materne all’università, nel privato come nel pubblici, la quasi totalità dei lavoratori della scuola ha deciso di incrociare le braccia per denunciare altresì il degrado delle condizioni di lavoro.
I postini invece sospenderanno il lavoro sabato prossimo contro la privatizzazione della Posta, un progetto portato avanti dal presidente della società Jean-Luc Bailly. Poi sarà la volta del trasporto ferroviario. In questo comparto si asterranno da ogni attività diverse sigle sindacali contrarie alla volontà della Sncf, l’ente ferroviario, di modificare il numero massimo di ore di guida consecutive e la durata dei riposi nel campo del trasporto merci.

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