Il rapporto del Censis fotografa un’Italia in ginocchio: una famiglia su due, precisamente il 48,8% denuncia un concreto rischio di default (proprio questa la parola utilizzata... fa meno impressione). La povertà diffusa è un’ombra minacciosa che si allunga sempre più sul nostro Paese ed in questa situazione disperata cosa fa il prode governo Berlusconi? Ripristina il finanziamento delle scuole private (leggi: cattoliche) per la non indifferente somma di 120 milioni di euro, vanificando quasi totalmente il taglio di 130 milioni a suo tempo voluto dal ministro Tremonti. Bruno Stenco, prelato direttore dell'Ufficio della Cei per l'educazione, ha minacciato l’agitazione degli istituti cattolici: in poche ore subito la risposta tranquillizzante del sottosegretario all’Economia, Giuseppe Vegas: «Possono stare tranquilli, possono dormire su quattro cuscini. C’è un emendamento del relatore che ripristina il livello originario dei fondi per le scuole paritarie». Così abbiamo finalmente svelato il segreto del governo ombra che sembrava solo un’invenzione priva di sostanza: in realtà esiste, solo che non è quello di Veltroni e non sta nel loft del Pd, ma è tutto interno al Vaticano. La legge sulla parità scolastica, di dubbia legittimità costituzionale, visto che la nostra Carta permette istituti privati ma espressamente ne vieta il finanziamento, è del 2000, figlia del governo D’Alema. Ecco perché l’opposizione è rimasta in penoso silenzio, anzi lamentandosi perché il reintegro non è stato completo. Già durante il precedente governo Berlusconi, Tremonti tentò di tagliare parte di quei fondi, ma poi, in un modo o nell’altro, con i soliti emendamenti ad hoc, gli istituti privati sono riusciti a recuperare il finanziamento pubblico. Nel mezzo di una crisi generale vengono dunque spesi soldi pubblici per finanziare istituti privati, a pagamento, strutture che spesso offrono scarsi livelli di istruzione ma sono soltanto rifugi sicuri (nel senso che assicurano promozioni anche ai più somari) per rampolli benestanti. Invece di difendere i privilegi del multimiliardario proprietario di Sky, il centrosinistra avrebbe fatto bene ad alzare la voce per fermare questa ingiustizia. Si continueranno così a sperperare soldi nostri per garantire i profitti delle scuole di monache e preti e per gli stipendi degli insegnanti di religione nelle scuole pubbliche, personale che non ha superato alcun concorso pubblico ma che viene nominato dal vescovo scavalcando nelle graduatorie di ruolo qualificati insegnanti che hanno superato le prove di idoneità. Ci sorge il dubbio che il governo ombra sia quello di Berlusconi e quello vero invece sia formato da vescovi e cardinali. Alla faccia della prima repubblica con i governi Dc. La Democrazia Cristiana era certo un partito confessionale, ma a dirla tutta bisogna ammettere che non osò mai finanziare le scuole pubbliche. Prodi e D’Alema lo hanno fatto e Berlusconi si è, con piacere, adeguato.
|