inv RICERCA 
inv
inv
rinascita.Info
inv
inv
L'EUROPA, UNA VOLONTÀ UNICA, FORMIDABILE, CAPACE DI PERSEGUIRE UNO SCOPO PER MIGLIAIA DI ANNI. NIETZSCHE
inv
inv
inv
inv
PAGINA PRINCIPALE > ACCESSO :: LIBERO
inv
Economia
inv

La ricostruzione, tra business e solidarietà

invia
Mercoledì 8 Aprile 2009 – 14:12 – Sabrina Lauricella stampa

Non sempre è frutto di solidarietà e, talvolta, cela rilevanti forti interessi economici, ma la corsa alle donazioni alle vittime del terremoto e ai finanziamenti all’economia locale abruzzese non può che esser vista positivamente. Certo, l’effettiva erogazione delle risorse e il sapiente utilizzo delle stesse è ancora da verificare: all’atto pratico le ricostruzioni hanno spesso dato vita a grandi scandali, lasciando i bisognosi - per così dire - in braghe di tela. Non resta che sperare che, almeno stavolta, l’azione di controllo sulla distribuzione e l’utilizzo dei denari donati, pubblici e privati, sia più efficace che in passato. Quel che conta, intanto, è che accanto alle risorse pubbliche dirette assicurate dall’esecutivo per la ricostruzione e alle donazioni alle vittime del sisma, come quella delle squadre Napoli e Atalanta che devolveranno agli abruzzesi gli incassi della partita di sabato, non sono mancate anche iniziative di supporto diretto agli operatori economici. Il governo, ad esempio, sta studiando la possibilità di far rientrare nel provvedimento sugli ammortizzatori sociali aiuti a sostegno dei piccoli imprenditori la cui attività è stata danneggiata dal terremoto in Abruzzo. All’impegno dell’esecutivo si è aggiunta la solidarietà del sistema camerale nazionale, pronto a dare il via libera a misure straordinarie di aiuto alle imprese colpite del sisma. “All’ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio Generale di Unioncamere, prevista per il 15 aprile - ha annunciato il Presidente Andrea Mondello - è prevista l’istituzione di un Fondo speciale di solidarietà in favore del sistema economico abruzzese, in cui far confluire sia risorse a valere sul fondo perequativo di sistema, sia ulteriori contributi da raccogliere presso le Camere di Commercio italiane”. Tali risorse, ha spiegato Unioncamere, saranno messe a disposizione delle Camere di Commercio della regione, con la specifica finalità di sostenere l’attività economica delle imprese sul territorio in questa fase di emergenza, favorendone il rilancio in vista della ricostruzione.
Apprezzabile anche l’iniziativa della Stanleybet, una società internazionale di scommesse sportive che ha subito in prima persona danni a causa del terremoto, che ha distrutto alcune sue sedi locali. “La tragedia riguarda l’intera comunità”, - ha commentato John Whittaker, Managing Director di Stanley, annunciando che la società ha deciso di offrire “fin da subito un aiuto concreto alle popolazioni terremotate” donando un milione di euro. I soldi saranno devoluti al Comune dell’Aquila per opere di pubblica utilità legate alla ricostruzione. Probabilmente per evitarne l’utilizzo improprio, l’azienda concorderà con l’amministrazione ‘progetti reali e concreti relativi al ripristino dell’agibilità di edifici di pubblica utilità’, come ospedali, scuole e sedi istituzionali.
Importante e sostanzioso, infine, il supporto dell’Ue. “Duecento milioni di euro, sui 350 del programma operativo della regione Abruzzo, potranno essere oggetto di una riprogrammazione”, ha annunciato ieri il presidente della delegazione italiana al Pse, Gianni Pittella, aggiungendo che la Commissaria Hubner ha già dato il suo consenso. “Per utilizzare il fondo di solidarietà europeo per le catastrofi - ha continuato Pittella - entro dieci settimane il governo dovrà fornire, assieme alla domanda di aiuto, una prima stima dei danni per finanziare interventi di prima necessità: come riattivare le infrastrutture di base (acqua, gas, trasporti, sanità, istruzione); distribuzione di alloggi provvisori e creazione di servizi di soccorso; bonificare aree sinistrate”.
Tante, dunque, le risorse che affluiranno a breve nelle casse degli Enti locali. Denari che, se spesi bene, possono contribuire a rimettere in piedi l’area e - sarà un po’ cinico - a risollevare il Pil dell’Italia. La ricostruzione, in fondo, è anche (e sempre) un business, come dimostra anche l’impennata in Borsa dei titoli delle imprese potenzialmente interessate, tra cui Impregilo. Non resta che sperare, perlomeno, che non venga fatta sulla pelle dei bisognosi.

inv
inv archivio :: abbonati :: inv
inv invinv^ inv
inv
In Primo Piano :: libero
continua :: libero ::
inv
Gli ultimi 5 titoli :: libero
prima pagina ::
inv
Gli ultimi 5 titoli :: abbonati
  • Prossimamente
continua :: abbonati ::
inv inv inv
inv
inv
© rinascita soc. coop. ed. a r.l. - 2002–'07
inv
inv invinv
inv
inv
inv