inv RICERCA 
inv
inv
rinascita.Info
inv
inv
L'EUROPA, UNA VOLONTÀ UNICA, FORMIDABILE, CAPACE DI PERSEGUIRE UNO SCOPO PER MIGLIAIA DI ANNI. NIETZSCHE
inv
inv
inv
inv
PAGINA PRINCIPALE > ACCESSO :: LIBERO
inv
Economia
inv

In Europa crescono le immatricolazioni, e la crisi inizia a scemare

invia
Giovedì 16 Luglio 2009 – 10:32 – Fabrizio Di Ernesto stampa
In Europa crescono le immatricolazioni, e la crisi inizia a scemare



La crisi economica sembra iniziare a rallentare. Questo almeno il dato che emerge dai numeri diffusi ieri in merito all’andamento del mercato automobilistico europeo. Dopo più di un anno infatti, l’ultima volta era stato nell’aprile 2008, torna il segno più in questo settore; nel mese di giugno infatti le immatricolazioni di nuove autovetture sono aumentate del 2,4%, anche se su questo dato hanno notevolmente influito i vari incentivi statali messi a disposizione dagli stati dell’Ue; a renderlo noto l’Acea, l’associazione costruttori europei dell’auto. Questo risultato appare ancor più rilevante se si considera che solo a maggio il mercato aveva fatto segnare un notevole rallentamento rispetto a dodici mesi prima.
Grande la mole d’affari mossa dal mercato automobilistico nel BelPaese dove si è passati dal meno 8,6% di maggio ad un più 12,4% registrato il mese scorso. Nonostante questi ottimi numeri però il 2009 si conferma un anno molto difficile, visto che il rialzo registrato nelle ultime quattro settimane non è stato sufficiente per rianimare adeguatamente un mercato che, forse più di altri, ha risentito della grave congiuntura economica. Per quanto riguarda i singoli mercati locali gli incentivi statali hanno rianimato il settore in quasi tutta l’Europa occidentale, uniche eccezioni la Gran Bretagna e la Spagna dove nemmeno gli aiuti stanziati da Londra e Madrid sono riusciti a smuovere il mercato; nell’ex cortina di ferro invece fanno segnare un saldo positivo solo i due stati nati dalla scissione della Cecoslovacchia.
I risultati diffusi ieri hanno ovviamente creato grande entusiasmo nel Lingotto di Torino. La Fiat, il monopolista italiano per eccellenza, ha infatti rialzato il numero delle vendite, aumentando anche la sua quota sul mercato nostrano, dato anche comprensibile visto che quasi i marchi automobilistici tricolore sono nel portafoglio della famiglia Agnelli-Elkann da ormai molti anni, senza che nessun organismo anti trust abbia mai sollevato obiezioni di sorta.
A rendere il risultato del gruppo piemontese ancora più soddisfacente il vero e propri exploit realizzato in Germania dove le immatricolazioni di auto italiane sono aumentate dell’80%, anche se la quota di mercato a Berlino e dintorni è ancora molto bassa; progressi più che significativi per Montezemolo e soci si sono registrati anche in Francia.
Grazie a questi dati il gruppo amministrato da Sergio Marchionne occupa ormai un decimo di tutto il mercato automobilistico del vecchio continente, confermandosi così come il quarto costruttore europeo per vetture immatricolate.
Se le vendite di nuove vetture, trainate dagli incentivi statali messi in campo da tutti gli stati, sono praticamente volate ovviamente il mercato dell’usato ha fatto segnare una brusca frenata; stando ai numeri diffusi dal ministero dei Trasporti nello scorso mese di giugno hanno cambiato proprietario ben 30.000 autovetture in meno rispetto a dodici mesi prima.
Ancora una volta quindi l’intervento dello Stato nell’economia si rivela provvidenziale, specie nei settori più in crisi e la più grande azienda automobilistica italiana dopo le tante preoccupazioni dei mesi scorsi può tirare un sospiro di sollievo. Poche settimane fa, con la crisi economica che divampava, la dirigenza del Lingotto aveva annunciato nuovi tempi bui per l’occupazione, perfino la possibilità di cambiare produzione in stabilimenti storici, su tutti in quello di Termini Imerese; ora che l’allarme sembra rientrato ci saremmo aspettati una repentina retromarcia. Questa però non arriverà poiché a Torino e dintorni sono sempre pronti a sacrificare i lavoratori pur di abbattere le uscite e di conseguenze avere un utile maggiore. Anche quando il mercato risponde in modo molto significativo.

inv
inv archivio :: abbonati :: inv
inv invinv^ inv
inv
In Primo Piano :: libero
continua :: libero ::
inv
Gli ultimi 5 titoli :: libero
prima pagina ::
inv
Gli ultimi 5 titoli :: abbonati
  • Prossimamente
abbonati al giornale ::
inv inv inv
inv
inv
© rinascita soc. coop. ed. a r.l. - 2002–09
inv
inv invinv
inv
inv
inv