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Barroso: aiuti ai disoccupati

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Martedì 7 Luglio 2009 – 13:07 – Filippo Ghira stampa
Barroso: aiuti ai disoccupati



Al vertice del G8 dell’Aquila, che inizierà domani, si dovrà parlare di interventi per affrontare le emergenze, il primo dei quali sarà il varo di misure concrete a favore dei disoccupati. Questa la linea ufficiale della Commissione europea espressa dal suo presidente, il portoghese Josè Barroso. La crisi economica, ha sottolineato, non è ancora finita e gli effetti negativi sull’occupazione si faranno sentire sempre di più.
E’ finita solamente la caduta libera, si è attenuato insomma il crollo verticale rispetto ai dati del 2008 ma l’economia resterà in una fase negativa di decrescita almeno fino a tutto dicembre, con la speranza che una ripresa, sia pure striminzita, arrivi nel 2010.
Barroso ha insistito sulla necessità di sostenere i disoccupati perché, ha spiegato, scoprendo l’acqua calda, l’impatto sociale della crisi economica e finanziaria in atto durerà più a lungo della crisi stessa.
Al G8 bisognerà quindi muoversi ed agire all’insegna di due principi: solidarietà e responsabilità. “Il vertice – ha ammonito - deve dare risposte al futuro dei nostri figli. Si tratta di proteggerli cercando di realizzare un mondo più prospero, più equo e più verde”. In tale ambito la responsabilità è quella nei confronti del nostro pianeta e la solidarietà è quella che si deve dimostrare nei confronti dei più bisognosi che soffrono “per la disoccupazione, per le malattie, per la povertà o per la fame”. Ha fatto quindi bene l’Italia a voler dare particolare risalto al tema della solidarietà nel vertice dell’Aquila. Certo non si parlerà solamente di quello ma anche di tutte le questioni sulle quali la Commissione europea ha posto l’accento negli ultimi 5 anni. Dalla sicurezza energetica alla salute del commercio mondiale, dalla trasparenza dei mercati finanziari alla sicurezza alimentare. Si tratta di questioni, ha osservato Barroso, che non possono essere affrontate singolarmente ma in maniera globale attraverso un lavoro concertato di tutti i Paesi.
Da parte loro i Paesi europei non devono credere che la soluzione alla crisi sia quella di continuare all’infinito le politiche di espansione economica, pompando quindi nuova liquidità nel sistema ed indebitandosi. Si deve invece tornare il più presto possibile a finanze pubbliche in buona salute e a una politica di bilancio che sia sostenibile sul medio termine. Il deficit pubblico in molti Stati membri della Ue è infatti ancora troppo alto, ha ricordato Barroso, e si deve quindi risanare il sistema finanziario per riconquistare la fiducia del mercato, ossia di coloro che acquistano i titoli di Stato, e consolidare il bilancio pubblico per poter ridurre gli squilibri.
Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia vede nel vertice del G8 “una occasione unica e di valore inestimabile” per l’intera comunità internazionale e si aspetta dal G8 “un accordo etico” sulla finanza, un progetto a cui sta lavorando da tempo Giulio Tremonti. L’industriale mantovana si è detta decisamente contraria a una iper regolamentazione dei mercati finanziari sul tipo di quello di Basilea 2 che avrebbe solamente l’effetto di inceppare ulteriormente i mercati finanziari. Gli imprenditori, come era prevedibile, dicono quindi un forte no al protezionismo e si aspettano una decisa presa di posizione in favore dei Paesi poveri che rischiano di essere i veri perdenti di questa crisi. E che, diventando sempre più poveri, questo è il vero problema sul tavolo, non potranno comprare i prodotti dei Paesi più ricchi.

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