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La svolta di Santoro

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Sabato 17 Gennaio 2009 – 15:12 – Rinascita stampa
La svolta di Santoro

Tante volte in passato abbiamo contestato Michele Santoro e le sue trasmissioni ritenendole sbilanciate a favore del centrosinistra. Non siamo stati nemmeno tra coloro che si sono stracciate le vesti quando fu allontanato dal video, insomma non possiamo proprio essere considerati suoi preconcetti estimatori. Questa volta però esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Santoro per aver avuto il coraggio di raccontare nella sua trasmissione “Annozero” quel che sta veramente avvenendo in Palestina, distinguendo in modo chiaro ed inequivocabile l’aggressore sionista e la vittima palestinese.
Lucia Annunziata, ospite in studio, si è per prima assunta il ruolo di censore e di difensore dell’entità sionista e, parlando come se fosse ancora il presidente della Rai, ha più volte interrotto la trasmissione ed infine ha abbandonato lo studio. Si è così scatenata una sorta di gara di solidarietà all’ Annunziata e, con vari toni, chi contrito chi furibondo, hanno voluto attaccare Santoro.
Una lunga lista. Tra questi Fini, ormai filosionista in servizio permanente effettivo, il ministro La Russa, Cicchitto, il n.2 al Senato del Pd, Luigi Zanda. E naturalmente l’ambasciatore israeliano in Italia, Meir, che in una lunga lettera al presidente della Rai Petruccioli ha dichiarato la puntata uno “spettacolo vergognoso che speriamo non si ripeta più”.
L’unico spettacolo vergognoso, che purtroppo si ripete da sessanta anni, è quello della violenza e del terrorismo sionista a danno delle popolazioni arabe di Palestina.
Pochissime le manifestazioni di solidarietà a Santoro, che pure questa volta rischia davvero di divenire una vittima sacrificale. Segno che quella che dovrebbe essere la sua parte politica si defila quando questi osa toccare “obiettivi sensibili”.
E dire che Santoro non ha nemmeno fatto notare certe “stranezze” pronunciate proprio nel corso della trasmissione incriminata. Una cittadina italiana ha raccontato di aver fatto il militare in Israele (eppure l’arruolamento per eserciti stranieri è vietato dalla legge in Italia) ed ha parlato di Israele usando il “noi”, segno evidente di un sentimento di appartenenza alieno alla patria italiana.
Bravo Santoro. Era ora.

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