Sono complessivamente 15 le ordinanze di custodia cautelare eseguite all’alba di ieri dai Nuclei di polizia tributaria della Guardia di finanza di Napoli e dagli agenti del Centro operativo della Dia. L’accusa è di falso ideologico. L’ordinanza è stata emessa dal giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli su richiesta dei pm della Procura Noviello, Sirleo e Milita. L’indagine è centrata sui collaudi degli ex impianti di combustibile da rifiuti (Cdr) del Napoletano (Giugliano e Caivano) e del Sannio (Casalduni), oggi riconvertiti in impianti per la tritovagliatura, vale a dire l’operazione di pretrattamento dei rifiuti, che si compone di triturazione e vagliatura. I collaudi, falsati, hanno determinato la produzione di rifiuti da smaltire non conformi alle prescrizioni di legge. L’attività investigativa “non ha toccato aspetti di criminalità organizzata - hanno fatto sapere dalla Procura - ma ha riguardato i lavori delle Commissioni di collaudo degli impianti di produzione di Cdr realizzati dalla Fibe spa e Fibe Campania spa su appalti banditi dal commissario di governo per l’emergenza rifiuti in Campania nel 1999”. Gli inquirenti contestano ai componenti delle Commissioni di collaudo la stesura di certificati di collaudo dove sarebbe stata attestata falsamente “L’ottemperanza da parte di Fibe-Fisia spa degli impegni dettati dai contratti di appalto e ciò - sostengono in Procura - in aperto contrasto con l’accertata inidoneità tecnica degli impianti di produzione di Cdr a produrre frazioni di rifiuti rispondenti agli impegni contrattuali, inidoneità messa in risalto da sopralluoghi e analisi di organismi tecnici e dalle indagini della Procura”. Tra gli arrestati un solo politico, il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, molto vicino a Bassolino. L’arresto di Cimitile - ex rettore dell’università del Sannio - sarebbe scattato non nella sua veste di presidente della Provincia, bensì in quella di collaudatore. Svolgendo questa funzione avrebbe, secondo gli elementi in possesso dei pm Noviello, Sirleo e Milita, dichiarato il falso. Tra gli arrestati ci sono anche Claudio De Biasio, ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, già noto alle forze dell’ordine, e Giuseppe Vacca, direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra, in funzione dal 26 marzo, all’epoca dei fatti direttore dei lavori nei cdr. Gli altri arrestati sono: Oreste Greco, professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Vincenzo Naso, docente di ingegneria alla Federico II; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione, ufficio tecnico Benevento; Mario Cini e Francesco Scalingia. L’attività dei cdr, dal 2005 fino a circa un anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che, nonostante le chiacchiere di Bertolaso, sono ancora stoccate in Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento, poiché non essendo a norma non possono essere bruciate nei termovalorizzatori di ultima generazione. Attualmente i cdr continuano a trattare i rifiuti, ma in modo diverso da quanto previsto dalla normativa. Normativa che purtroppo molte volte viene aggirata dai furboni di turno, molto spesso anche qualificati e di provenienza accademica. “Non commento fatti che non conosco, ma ho rispetto per il lavoro della magistratura”, ha dichiarato il segretario del Pd, Dario Franceschini. Spero che la magistratura - ha aggiunto il segretario - faccia e bene e in fretta il suo lavoro. Io non penso mai a complotti; altri lo pensano”. Frasi di circostanza buttate lì per cercare di mascherare un certo imbarazzo. Il lavoro dei Pm napoletani spaventa e non poco il Pd campano, che a pochi giorni alle elezioni, è di nuovo nella bufera... |