Per una fascia di 250 chilometri, un’eclissi totale del sole, che gli antichi reputavano fenomeno foriero di giorni nefasti, ha tagliato in due l’oriente del vecchio continente ed è stato visibile nei due Paesi asiatici maggiormente popolati, l’India e la Cina. Purtroppo, nella parte occidentale dello stesso continente - e in particolare nel BelPaese - non soltanto non si è verificata nessuna eclissi, ma il sole splendeva a tutto tondo, senza concedere nessuna speranza - neanche utopica, neanche ancestrale - di possibili rivolgimenti, rivoluzioni, o, quantomeno, ribaltoni. Nella nostra culla patria, infatti, nulla si oscura, nulla cambia, nulla si muove, tutto ristagna. Nei giornali spazzatura, stampati e radioteletrasmessi, nelle pagine internet, nei bar, nei posti di lavoro, si continua a parlare dei possibili ingaggi per nuovi signori del pallone, delle veline o delle avventure degli uomini - o delle donne - del Palazzo, della n’drangheta sfrattata dal Café de Paris, il locale già della Dolce Vita felliniana, e, al massimo, si legge distrattamente, ma non si commenta, qualche nota sulla fallita scalata del comico Grillo alla “nomination” del “Democratic Party”, o su un decreto anti-crisi che non cambia per nulla lo stato di non benessere della maggioranza delle famiglie italiane. Si tira avanti così, giorno dopo giorno, in attesa di un futuro improbabile. Nemmeno l’astronomia, quella semplice-semplice, viene a darci una mano con una frustata o con una... eclissi, almeno parziale. |