Nella Regione Sicilia si passa dal governo politico, Lombardo bis, al governo amministrativo dei n. 286 superburocrati regionali, il governo del “quarto potere”. Orbene, si tratta di rinnovare gli uffici di gabinetto dei n. 11 assessorati regionali, in particolare si devono rinnovare le segreterie tecniche e particolari ed i servizi di controllo strategico. Nonostante la scelta e la contestuale nomina del singolo capo di gabinetto dell’assessorato spetta all’assessore delegato al ramo di attività, il governatore isolano, Raffaele Lombardo, vuole fare il supervisore, cioè vuole esaminare in modo attento ed accurato tutte le nomine spingendosi anche oltre, cioè suggerendo agli assessori la nomina dei superburocrati, al fine di evitare una politica clientelare (sic!). Si sperava che le neo nomine non fossero frutto di una nuova “parentamicopoli siciliana”. Ma così non è stato! Il passato ritorna sempre! I corsi ed i ricorsi della storia. Forse, nel caso cui ci si occupa, scoppierà un altro caso di natura clientelare, già denunciato dall’Udc isolano all’Ars, sulla nomina a commissario dell’ospedale Umberto I di Enna di Francesco Iudica, cognato del governatore Lombardo e già manager dell’Ausl di Enna. Altri tre superburocrati regionali sono stati scelti direttamente dal governatore siciliano: Salvatore Sammartano, ex assessore provinciale di Palermo nella giunta presieduta da Francesco Musotto, in quota Mpa, è stato nominato capo di gabinetto all’assessorato regionale all’Agricoltura; Cosimo Aiello, all’assessorato regionale al Lavoro ed infine, Francesca Chinnici, cugina del neo assessore alla Famiglia, il magistrato Caterina Chinnici, all’assessorato regionale al Territorio, che a sua volta è stato delegato al neo assessore Mario Milone, ex vice sindaco del Comune di Palermo, in quota Pdl, della corrente Schifani-Alfano, che presso il suo assessorato non ha ancora fatto alcuna nomina di capo di gabinetto. Forse è accaduto un conflitto di poteri tra i due neo assessori regionali, invadendo l’uno la sfera di competenza dell’altro? I giuochi di potere! Sulla nomina di capo di gabinetto all’assessorato regionale ai Beni Culturali e Pubblica Istruzione decide personalmente anche il governatore Raffaele Lombardo sul segretario regionale dell’Mpa e neo assessore al ramo, Lino Leanza, che troverà un superburocrate, Sergio Gelardi, già designato dallo stesso governatore isolano. Anche le donne fanno la loro parte da protagoniste ed hanno la loro parte di potere nella superburocrazia siciliana, facendosi largo tra gli uomini, in attuazione della tanto agognata par conditio fidelitate nei confronti della partitocrazia di governo regionale, Mpa e Pdl nonché dei politicanti siciliani, a loro volta sono sempre più bramosi di potere. Ecco il gentilsesso: capo di gabinetto dell’assessorato regionale all’Industria, Anna Maria La Vecchia, già il dirigente all’assessorato regionale al Turismo; capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla Cooperazione, Alessandra Di Liberto; capo di gabinetto dell’assessorato regionale al Turismo, Maria Giacona; capo di gabinetto dell’assessorato regionale alla presidenza, Adelaide Spatafora nonché Erika Mallarini, dirigente per servizio di controllo strategico dell’assessorato de quo. Ci troviamo, mutatis mutandis, nella stessa situazione di prima. |