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Avviate relazioni diplomatiche tra Beirut e Damasco

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Mercoledì 15 Ottobre 2008 – 15:33 – Ersilia Contu stampa
Avviate relazioni diplomatiche tra Beirut e Damasco

Il presidente siriano Bashar Assad ha emesso ieri un decreto che prevede “l’istituzione di relazioni diplomatiche tra Siria e Libano e l’avvio di una missione diplomatica a livello di ambasciata nella capitale libanese Beirut”. E’ quanto ha riferito l’agenzia di stampa nazionale Sana. I due Paesi avevano deciso di allacciare i rapporti diplomatici nel luglio scorso, in occasione dell’incontro a Parigi tra il presidente Assad ed il suo omologo libanese Michel Suleiman. Allora le due parti si accordarono per instaurare rapporti diplomatici reciproci, accogliendo anche le richieste libanesi di demarcare in modo definitivo il confine comune e fare luce sulla sorte dei prigionieri libanesi in Siria.
Di fatto, dalla proclamazione di indipendenza di Libano e Siria dalla Francia, avvenuta nel1943 per il Libano e nel 1946 per la Siria, non erano stati mai instaurati rapporti diplomatici tra i due Paesi, visto che il Paese dei Cedri veniva considerato parte della Grande Siria. Almeno fino ad ora. Il decreto prevede anche la prossima creazione di un’ambasciata siriana a Beirut. E oggi, a Damasco arriverà il ministro degli Esteri libanese, Fawzi Salloukh, per discutere con le autorità siriane delle prospettive di scambio di ambasciatori e della normalizzazione diplomatica. In questa occasione - afferma il sito web del quotidiano di Beirut an-Nahar - verrà diffuso un comunicato congiunto in cui verranno definite le date dello scambio di diplomatici. Intanto, sul fronte della politica libanese, il generale Michel Aoun (in foto con Ahmadinejad), che alla guida del “Movimento patriottico libero” si oppone alla maggioranza parlamentare filo-occidentale al fianco di Hizbollah e Amal, in questi giorni sta effettuando una visita in Iran. A chi ha criticato il suo viaggio, il generale cristiano ha risposto che “L’Iran non ha mai interferito nella vita politica libanese favorendo e mettendo un partito contro gli altri, sta piuttosto aiutando il Paese al confronto e a ritrovare l’unità nazionale”.

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