“Usi obbedir tacendo e tacendo morir”: queste parole fanno parte del poema “La rassegna di Novara”, scritto da Costantino Nigra e sono state scelte dall’Arma dei carabinieri come suo motto. Obbedienza e silenzio sembrano però non appartenere a Margherita Granbassi, medaglia olimpica nel fioretto ma anche militare della Fedelissima e, da poco, collaboratrice di Michele Santoro nel programma “Annozero”. Tacendo morir per fortuna non è stato mai richiesto alla fiorettista.
Santoro è certamente un abile uomo di comunicazione ed ha cercato un nuovo volto femminile per il suo programma, per sostituire la giovanissima, eterea ed inconsistente Borromeo che l’hanno scorso apparse come una valletta parlante o poco più. La Granbassi ha grinta, immagine vincente ed un aspetto gradevole, inoltre ha anche l’aspirazione di fare giornalismo televisivo (sta facendo anche uno stage a Sky per la redazione sportiva), sembrava proprio la persona giusta per alzare l’audience, ma c’è stato un contrattempo: l’Arma, dopo la prima puntata, ha ritirato il suo consenso alla partecipazione al programma. Apriti cielo. A sinistra qualcuno ha subito gridato al boicottaggio contro Santoro (sempre lui) e si è domandato perché non ci sono stati ostacoli per la partecipazione al reality “La talpa” del militare dell’aeronautica Matteo Tagliarol e del poliziotto Clemente Russo, anche loro atleti di ritorno da Pechino. La Granbassi pare poi non intendere né obbedire né tacere: chiederà l’aspettativa, in ogni caso andrà avanti e toccherà poi ai Carabinieri decidere i provvedimenti del caso, assumendo ogni responsabilità sul futuro congedo. Il fatto è che la fiorettista Granbassi aveva notevoli vantaggi ad appartenere all’Arma, ma la sua carriera in pedana è terminata ed al personaggio televisivo Granbassi la divisa assomiglia ora ad una palla al piede.
Tralasciando qualsiasi considerazione morale su questo comportamento nessuno ha avuto il coraggio di dire fino in fondo la verità. I reality sono spazzatura televisiva e forse la presenza di atleti con stellette (anche se la polizia è da tempo demilitarizzata) non sarebbe opportuna, ma certamente non sono politicamente faziosi. Questo non si può certo dire per alcuni talk show politici e l’Arma dei Carabinieri ha certamente fatto bene a non voler rimanere coinvolta nelle faziosità.
Del resto in passato un altro schermitore-carabiniere, Aldo Montano, fu congedato dall’Arma per non aver voluto rinunciare al reality “La fattoria”, questo certo al di sopra di ogni sospetto “politico”.
Forse tutta questa confusione nasce dal fatto che con la classe politica che abbiamo ormai nessuno capisce più quali siano i reality e quali i talk show politici. La Rai potrebbe però provare a dirottare Santoro nella conduzione di qualche isola di famosi; il fatto è che anche lì ci sarebbe modo di scivolare in politica visto che in quella attualmente in programmazione tra i “naufraghi” c’è un certo onorevole Guadagno.